La Polonia è una nazione che da almeno dieci anni a questa parte ha visto crescere giorno per giorno la presenza degli italiani un po’ ovunque sul suo territorio. Chi lo avrebbe detto soltanto venti anni fa quando era l’Italia ad essere una delle mete preferite dai polacchi! Nessuna sorpresa, dal momento che i legami tra i nostri popoli sono antichi e solidi per molte ragioni. La nemesi, che governa misteriosamente le leggi del mondo, ci porta adesso a riprendere i nostri viaggi, non per turismo, ma per lavoro. È la nuova emigrazione fatta soprattutto di giovani che cercano altrove quella dignità che soltanto il lavoro ti permette di avere. Tra le tante comunità italiane che si sono venute via via formando in questa importante nazione dell’est europeo , acquista una importanza e una dimensione piuttosto rilevante quella di Katowice, importante città della Slesia intorno alla quale si estende un groviglio periferico di grande importanza industriale e demografica. È in questo bacino che grandi industrie italiane, a cominciare dalla Fiat, operano dagli inizi dal 1932.
Per i primi italiani che sono venuti qui a partire dall’entrata della Polonia nella UE, una delle priorità, oltre al lavoro, era quella di incontrarsi e conoscersi per ravvivare quei sentimenti e sensazioni che ovunque hanno caratterizzato gli embrioni delle nostre comunità. Marco Antonini ha avuto una parte rilevante in questa fase di adattamento e di aggregazione dei nostri connazionali. Ha avuto per primo l’intuito di capire e sfruttare i social per richiamare l’attenzione sia di italiani già residenti in Polonia sia di coloro che volevano informazioni per trasferirsi qui. In breve è divenuto un punto di riferimento insostituibile, un’agenzia virtuale di sostegno psicologico e sociale basato unicamente sullo spirito del volontariato e del bene per i propri connazionali. In questi anni è stato anche animatore di eventi sociali e sportivi che sono serviti a cementare l’amicizia e la conoscenza tra italiani e polacchi. La pagina facebook divenuta tanto popolare soprattutto nella Slesia è appunto denominata “Italiani a Katowice” e ogni giorno accoglie richieste di iscrizione di italiani e di stranieri amanti della cultura italiana. Marco fa parte di quell’ esercito piccolo o grande che sia di soldati invisibili che si batte quotidianamente per tenere alto l’onore e la dignità dei suoi compatrioti senza pretendere nulla in cambio se non la soddisfazione di renderli felici. Ma l’Italia si merita individui come lui?
Grazie Marco!
Guido Parisi
vale la pena di accennare che la Fiat è presente in Polonia fin dal lontano 1932, anche se in quel tempo le fabbriche coinvolte nella cooperazione si trovavano intorno a Varsavia e non nella regione di Slesia
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