by Giovanni Izzo
Il vapore dei tombini di New York
(a Danilo Dolci)
Chi scruta il cielo per sanare il mondo
sa che ogni immagine contiene l’altro
si sveglia con una lupara all’alba
puntata nel silenzio del sentiero
si chiede come si può vivere
di vermi nelle viscere mangiare
quando a due passi dalla cattedrale
un bambino muore per fame
il pianto sprofonda la notte all’Ucciardone
banditi di pochi limoni
contadini pagati due chili di pane
lo sciopero come opera d’arte e invenzione
a guardare dall’alto quando è sera
ogni immagine è al suo posto
continuano le tratte degli schiavi
s’invocano razionalizzazioni
vanno a ruba gli scarti dei supermercati
smaltiti oramai i raccoglitori
di erbe selvatiche e lumache
impariamo a cercare il bisogno
dentro quando cadono le foglie
e cambia l’orizzonte
ad aprire gli occhi sull’ovvio come
il vapore dei tombini di New York
avvolge in un confortevole tepore
un…
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