Abbiamo visto (per l’articolo precedente clicca qui),come la basilica benedettina fosse in un passato molto remoto un tempio dedicato a Diana Tifatina; adesso vedremo come la stessa, eretta sull’antico podio del tempio e sfruttando alcune colonne di marmo sormontate da capitelli corinzi, abbia assunto un diverso aspetto già a partire dall’epoca longobarda, quando venne trasformata in una chiesa destinata al culto di San Michele Arcangelo, principe delle milizie celesti che sconfisse il serpente, come fa menzione Daniele nell’Apocalisse.
Grazie al Chronicon Cassinese e al Regestum S.Angeli in Formis, siamo in grado di ricostruire la storia del luogo a partire dal X secolo, quando Pietro I (925-938), vescovo di Capua, autorizzò i monaci cassinesi ad erigere un monastero presso la suddetta chiesa.
Per volontà di Riccardo, conte di Capua, il complesso verrà affidato nel 1072 all’abate Desiderio a cui si deve un ambizioso progetto iconografico che darà…
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