
Da quando ho creato questo blog non ho mai scritto qualcosa che mi riguardasse personalmente, ma adesso devo andare oltre la mia riservatezza, perché non sempre è possibile e giusto nascondersi o non rendere pubblici degli eventi che potrebbero costituire qualcosa di importante per i lettori o per qualche follower che di tanto in tanto fa capolino in cerca di curiosità. D’altra parte le persone che danno un’occhiata a queste pagine sono ormai abbastanza numerose, per cui è d’obbligo un certo rispetto.

Ho fatto due presentazioni di un libro che avevo scritto e pubblicato durante la prigionia della pandemia. Si intitola ‘Quella notte in Polonia‘ (Tamtej nocy w Polsce), Pathos Editore, Torino 2021.

Non so come mi sia uscito dalla testa questo racconto, in quanto, tuttora, non sono sicuro che qualche forza esterna alla mia persona ci abbia messo del suo… So che la cosa potrebbe suscitare un po’ di ilarità, ma è una storia scritta di getto, senza ripensamenti e tante correzioni, quasi come se mi fosse stata dettata o come se quei personaggi mi avessero spinto a renderli vivi in qualche modo. Ho impiegato un po’ di tempo a fare delle ricerche riguardanti lo sfondo storico, ma i luoghi li conoscevo in parte, allora sapevo dove e che cosa cercare. Il racconto ruota intorno alla vita di un ex ufficiale nazista, certo Albert Kissinger, che dopo essere scampato miracolosamente ai processi del dopoguerra, riesce a mimetizzarsi negli Stati Uniti fino alla vecchiaia, quando un misterioso richiamo lo convincerà a ritornare in Patria, senza, però, ritenersi colpevole per quello che aveva commesso durante la guerra perché il suo comportamento era stato leale verso la Patria. Una storia simile a tante se non fosse per i meccanismi che hanno dato appunto vita a questa presenza reale o immaginaria (questo non l’ho ancora capito) e che continua a comparirmi davanti in momenti inaspettati del mio quotidiano. Mi sta alle costole, forse vuole ancora qualcosa da me, sento quasi una sorta di rimprovero come se non avessi raccontato qualcosa di molto importante di lui. Eppure ho scavato nelle sue emozioni, nelle sue frustrazioni, nella sua glaciale arroganza di ariano uber alles; ho esaltato anche le sue positività, per esempio il coraggio e la lealtà. Ho viaggiato con lui nel liquido amniotico della pancia della madre il cui cielo era costellato di stelle ed angeli; ho cercato di frenare la sua bestialità assatanata di sangue e di sesso quando la sua frusta si abbatteva imperterrita sulla pelle avvizzita di corpi immobili e muti per la paura e quando la tentazione dell’incesto lo aveva avviluppato nelle fiamme della passione depravata. Mi sono commosso nei momenti in cui teneva la mano di una ragazza moribonda, unico amore della sua vita, e non ho trattenuto alcune lacrime nel vederlo esanime, colpito a morte, con gli occhi aperti, sul selciato della via della speranza. Quegli occhi azzurri e talvolta un po’ verdastri. Quegli occhi…forse proprio su quegli occhi non ho detto tutto.

La prima presentazione ha avuto luogo in un importante centro culturale di Katowice (Miejski Dom Kultura Poludnie, Kostuchna) il 4 novembre. Ringrazio la Direttrice, Signora Sonia Pryscz-Bator, il suo staff, la presentatrice, avvocata Magdalena Sasiak, il traduttore filologo Piotr Pokorny, il pubblico caloroso ed entusiasta. Bravissimi tutti. Il compito di Piotr non è stato facile. Le domande sono state numerose e molto pertinenti, purtroppo il tempo a disposizione non mi ha permesso di soddisfare tutti. A fine serata c’è stato un colpo di scena, degno della penna di Edgar Allan Poe. Ne parlerò successivamente.

Il secondo evento si è tenuto a Wroclaw, patrocinato dalla Società Dante Alighieri , presidente il Professor Gianluca Olcese. E’ stato un grande piacere ritrovare Gianluca, amico da molti anni, con cui ho condiviso diversi momenti importanti della nostra esperienza in Polonia. Grazie Gianluca. La conferenza si è svolta presso la Libreria Spagnola, il giorno 6, con la partecipazione della direttrice Signora Ewa Malec. Un pubblico internazionale, specchio di una grande ed importante città di confine. Sono grato alla Signora Anna-Antonina Banasiak, conduttrice di una importante pagina fb, di avermi onorato della sua presenza.









oh, che peccato che non ho potuto essere presente.In quei giorni ero in Italia. Spero ci sia a breve un altro libro ed un ‘altra occasione…Complimenti Guido!
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