Questa è una di quelle presentazioni il cui inizio mi fa esitare perché le cose da dire sarebbero tante, ma non so da dove incominciare esattamente, anche perché la prassi dei blog è quella di condensare le informazioni il più possibile in poco spazio. Allora trascrivo subito il giudizio sull’artista che dà pienamente l’idea del personaggio che abbiamo di fronte.

  È un canto insolito (…). Le registrazioni di Marta Król assomigliano a un incrocio tra la star del musical Barbara Streisand e la dolcezza di Jane Monheit. Questo confronto con le migliori cantanti è anche una sorta di recensione.

                                                                                                  Ryszard Borowski, Jazz Forum

Nella vita di un insegnante come me che ha avuto la fortuna di avere innumerevoli studenti di tutti i continenti e di tutte le razze non è facile conservare i ricordi di moltissimi, tuttavia il nostro cervello o altro hanno la capacità di restituirci tutto il nostro passato nei minimi dettagli quando meno ce lo aspettiamo. James Joyce ce lo ha ben rammentato e descritto con le sue famose epifanie. Spesso è anche il caso o qualcosa che ci piace definire telepatico che ci fa rincontrare persone che non vediamo da tanti anni. Non si sa bene se è il pensiero che precede l’incontro o viceversa. Fatto sta che l’immagine di Marta mi si è imposta in tutto il suo splendore un giorno in cui surfavo (questo inglese italianizzato non è tanto gradevole, vero!) youtube in cerca di qualcosa… non so, forse di niente.

Sì, deve essere lei, una mia studentessa dell’Università di Sosnowiec. Adesso ricordo bene, si sedeva in una delle ultime file. Indubbiamente bella, raffinata, portamento signorile, credo di averla fugacemente rivista da qualche parte, ma non ricordo precisamente dove. Voglio ascoltare qualcosa.

Incredibile. Non posso elencare tutte le sue meravigliose performaces, ma ne ho ascoltate alcune ripetutamente, e pertanto invito i mei amici e lettori a fare altrettanto una volta letto questo articolo con tutti gli annessi. Il magnetismo di questa cantante è coinvolgente, non è soltanto una questione di bellezza esteriore, c’è molto di più: le movenze con cui il suo corpo fluttua in sinergia con le note musicali, i ritmi dei diversi generi che padroneggia con disinvoltura e competenza, le espressioni del suo volto solare e degli occhi che fissano od osservano realtà che in quei momenti non sono a lei presenti e, infine, più di ogni cosa, la sua inconfondibile voce che si insinua nelle profondità di chi l’ascolta seducendone i sensi e penetrandone la spiritualità. Marta ci regala l’opportunità di farci toccare con la nostra interiorità il significato della vera arte. E, se la musica, come dicono tanti più competenti e bravi di me, si rende canale di comunicazione privilegiato tra il Creatore e l’uomo, è grazie agli interpreti come lei che possiamo percepire e gustare la potenza di quella bellezza che sfugge alla comprensione razionale. Del resto, alcuni degli autori famosi da lei interpretati personalizzandone magistralmente lo stile, come nel caso di Jim Morrison, suscitavano emozioni di eguale vigore. E’ per questo che i capolavori di qualsiasi forma d’arte sfidano il tempo nella sua linearità convincendoci che il loro linguaggio accompagna dimensioni eterne.

Grazie Marta per il tuo dono, contribuirò nel mio piccolo a diffondere i tuoi successi . Congratulazioni!

MARTA KRÓL

Wokalistka poruszająca się w różnych  gatunkach muzycznych: jazz, soul bossa nova, gospel. Autorka tekstów, pedagog oraz trener emisji głosu. Wydała cztery albumy studyjne, będąc jednocześnie ich producentem: „The First Look” (2011), „Thank God I`m a Woman” (2014) oraz „Tribute To The Police” wraz z Pawłem Tomaszewskim i jego zespołem (2017) oraz „All About Me” (2021). Współwydała album „Z Tysiąca i Jednej Nocy Wigilijnych” (2019) wraz z Joachimem Sevenitz oraz Pawłem Tomaszewskim.

Absolwentka Państwowej Szkoły Muzycznej I i II st.im. F.Chopina w Bytomiu w klasie altówki. Absolwentka Wydziału Filologii Uniwersytetu Śląskiego w Katowicach oraz Kolegium Pedagogicznego w Gliwicach.

Za debiutancki krążek została nominowana do najważniejszych nagród muzycznych w kraju: „Mateusz 2011” w kategorii Muzyka Rozrywkowa

„Fryderyk 2012” w kategorii Jazzowy Fonograficzny Debiut Roku

Laureatka wielu ogólnopolskich i międzynarodowych festiwali wokalnych, m.in.:

– I nagroda w Ogólnopolskim Festiwalu Młodych Wokalistów Debiuty, Lublin 2005,

– Nagroda Specjalna dyrektora TVP S.A. w Ogólnopolskim Festiwalu Młodych Wokalistów  Debiuty, Lublin 2007,

– Grand Prix w Ogólnopolskim Festiwalu Piosenki Angielskiej, Brzeg 2007,

– Wyróżnienie na Międzynarodowym Festiwalu Jazzowym Nowa Nadzieja Jazzu, Łomża 2009.

Występowała na wielu scenach w Polsce i za granicą, biorąc udział w projektach z artystami takimi jak: Kuba Badach, Michał Urbaniak, Andrzej Lampert, Marek Piekarczyk, Katarzyna Moś, Ewa Uryga, Janusz Szrom, Piotr Cugowski, Kamil Bednarek, Igor Herbut.

Prowadziła warsztaty wokalne w Polsce oraz Niemczech. Jest wieloletnim nauczycielem emisji głosu zdobywając wraz z uczniami nagrody na wielu festiwalach ogólnopolskich                                i regionalnych.

Wybrana przez radiową Trójkę do koncertu Debiuty podczas 49 Festiwalu Piosenki Polskiej     w Opolu (2012).

Uhonorowana medalem Bytomianki Jesieni 2012 przyznawanym przez stowarzyszenie Liga Kobiet Nieobojętnych.

Jestem pod ogromnym wrażeniem. I już się cieszę na następne długie lata Jej kariery.
                                                                                                                    Marek Niedźwiecki

 To niezwykłe śpiewanie (…). Nagrania Marty Król przypominają skrzyżowanie gwiazdorsko – musicalowej Barbry Streisand  z jazzowo – słodką Jane Monheit.  To porównanie do najlepszych wokalistek jest zarazem rodzajem recenzji.   

                                                                                                  Ryszard Borowski, Jazz Forum

LINK DO STRONY INTERNETOWEJ ARTYSTKI:
www.martakrol.pl